Le Prove di Giorgione: Ulysse Nardin El Toro Calendario Perpetuo GMT.

Ulysse Nardin:chi era costui?
E’ strano notare come marchi con una storia cosi lunga alle spalle e con una serie importante di brevetti in orologeria siano, in Italia, considerati pochissimo. Devo ammettere che anche per me, che di orologi ne vedo quotidianamente, è una novità assoluta indossare un Ulysse Nardin. Un marchi che nasce nel 1846 realizzando segnatempo per la marina Cronometri da Bordo. Va sottolineato che Ulysse Nardin è ancora oggi completamente indipendente: non male in un mondo guidato dai grandi gruppi.

Veniamo però all’orologio della prova. Si tratta di un Ulysse Nardin El Toro Calendario Perpetuo GMT.
Ecco una breve scheda tecnica fornita dalla casa:

• Il Primo calendario perpetuo al mondo che può essere regolato in avanti e indietro in pochi secondi grazie al correttore
veloce incorporato alla corona, anche nell’anno 2100. Unico al mondo con indicazione dell’anno a poter tornare indietro.
• La lancetta delle ore si allinea ad un nuovo orario locale grazie ai pulsanti (+) o (-) senza dover togliere l’orologio
dal polso e senza interferire con il suo funzionamento.
• La lancetta delle 24 ore tiene traccia dell’ora di origine oppure a scelta di un secondo fuso orario.
• La gran data, il giorno, il mese e l’anno si regolano istantaneamente in avanti o indietro quando la lancetta delle
ore viene regolata con un nuovo fuso orario con i pulsanti (+) o (-).
• Il rotore in oro bianco assicura che l’orologio sia carico automaticamente con una riserva di carica di 45 ore.
Certificato di Cronometria C.O.S.C.
Movimento Calibro UN-32, 34 rubini
Riserva di carica approx. 45 h
Carica automatica con certificato COSC
Funzioni calendario perpetuo regolabile con il solo ausilio della corona.
Secondo fuso orario con meccanismo di regolazione veloce brevettato.
Ora d’origine indicata da una terza lancetta.
Gran data in doppia finestra realizzata tramite due dischi sullo stesso livello
Cassa Disponibile con cassa in oro rosso 18 ct. con lunetta in ceramica blu.
Dimensioni 43 mm.
Impermeabile 100 m.
Quadrante blu argentato.
Vetro zaffiro anti riflesso.
Fondello zaffiro.
Corona a vite.
Cinturino in caucciù con chiusura deployante in titanio e ceramica; in coccodrillo con chiusura deployante in oro rosa 18 ct.
Ci sono inoltre tre brevetti su questo orologio:
· Brevetto numero CH680630 per regolazione rapida dell’ora
· Brevetto numero CH685965 il sommo orologio dei viaggiatori
· Brevetto numero CH 688671 display della data oversized

 

A questo punto passiamo alla prova.
L’orologio mi viene consegnato dal responsabile del marchio per l’Italia, Renato Bonina, che mi parla per un’ora del marchio, della sua storia, delle sue caratteristiche, delle sue peculiarità…. come il segnatempo Freak che è il primo orologio al mondo con uno scappamento in silicio. La cosa mi stupisce davvero molto e capisco che, in orologeria, non si finisce mai di imparare. Decido quindi, per prima cosa, di chiedergli di organizzare una serata per spiegare agli appassionati (noi matti del forum Orologi & Passioni) cosa sia questo marchio con una presenza cosi esclusiva in Italia. Con sommo piacere la mia richiesta viene accontentata. A questo punto mi spiega come mettere a posto ora, data, mese… Mi accorgo subito che la cosa è, grazie a brevetti di UN, semplicissima da realizzare tramite la corona. Non ci sono correttori quindi sulla carrure.

Sistemato l’orologio lo indosso ed inizio la prova. La prima sensazione è di grande robustezza: 43mm. di cassa (che però stanno bene anche su di un polso piccolo come il mio), lunetta in ceramica, oro rosa, cinturino in coccodrillo e quadrante in metallo danno subito l’idea di avere a che fare con un peso massimo. La cassa in oro rosa è davvero ben realizzata con bellissimi sbalzi e movimenti. Il bracciale è connesso ad esso tramite due feritoie, che mi piacciono molto, ed è fissato da delle viti a vista. Si notano subito la bella ghiera in ceramica blu recante l’indicazione delle 24 ore per la sfera dell’orario di casa. I due pulsanti, anch’essi in ceramica, ad ore 4 e ad ore 8 servono per la regolazione del fuso orario: uno fa scattare l’ora in avanti e l’altro indietro. Portando l’ora del secondo fuso in avanti, nel caso si passi dalla mezzanotte, scatta la data (anche giorno e mese eventualmente) e, riportando l’ora indietro, sempre nel caso si passi la mezzanotte, avviene il cambio inverso. Davvero molto utile e ben realizzato. A ore 1 troviamo la gran data. Nel centro del quadrante troviamo il giorno, il mese e l’anno. Regolare questi è semplicissimo per mezzo della corona ed è sempre possibile tornare indietro con le varie indicazioni: cosa fondamentale per un orologio che indica anche l’anno.

Il quadrante in metallo sta molto bene accanto all’oro rosa. Nella parte inferiore troviamo un disegno geometrico blu che passa da ore 3, 6 e 9: questo elemento è quello che da il nome all’orologio. Vuole essere infatti la stilizzazione del muso e delle corna di un toro. Sul retro troviamo un meccanismo ben rifinito con un rotore in oro bianco 22 ct. con un bel logo della casa blu ed oro. Fra ore 9 e 10 troviamo la targhetta indicante il numero dell’orologio. La deployante è realizzata in maniera accurata e riporta le iniziali del marchio. Io ho provato l’orologio con cinturino in coccodrillo ma, avendolo visto, preferisco quello in gomma: gli da più carattere sportivo.

L’ho indossato per una settimana in cui, per lavoro, ho incontrato diverse persone. Gli italiani sono rimasti molto colpiti dall’oggetto e, malgrado non conoscessero molto il marchio, è piaciuto a quasi tutti. Gli stranieri lo conoscevano bene invece: un cinese mi ha chiesto addirittura se glielo vendevo! E’comunque un orologio che, in questa configurazione, non passa di certo inosservato: cassa importante, oro rosa e ceramica blu attraggono molto l’attenzione. Portandolo ci si abitua presto a dimensione e a peso e si apprezza la perfetta leggibilità delle ore (grazie a sfere ben dimensionate ed al luminova). La gran data è, chiaramente, ben leggibile e si leggono anche abbastanza bene giorno, mese ed anno. Vi è poi una sfera dei secondi, metà oro e metà bianca, che segna gli setessi in maniera davvero particolare.

Devo dire che, il primo Ulysse Nardin al mio polso, ha superato alla grande la prova di una settimana. E’ un orologio particolare e dal carattere molto forte. E’ complicato ma estremamente semplice malgrado le complicazioni. Un orologio davvero ben realizzato. Sono curioso di cosa penseranno del marchio i forumisti che parteciperanno alla serata che sto organizzando: sarà una piacevole sorpresa per molti.

Il costo al pubblico è per il modello con cinturino alligatore di Euro 49.900,00 è di Euro 48.100,00 per quello con bracciale in gomma.
La differenza di prezzo elevata è data dal fatto che nel modello con cinturino in alligatore la deplo è in oro, in quello in gomma è di ceramica. Il prezzo, considerando materiali e complicazioni, è equilibrato.

7 risposte a “Le Prove di Giorgione: Ulysse Nardin El Toro Calendario Perpetuo GMT.

  1. amo,anzi,adoro ulysse nardin!!!!! fin da ragazzino stravedevo per il marchio,tanto e’ vero che il mio primo orologio importante fu un ulysse nardin acqua all’eta’ di 14 anni….. da considerare che il marchio e’ ancora ad oggi indipendente,ed il fatto che possa creare certe meraviglie e’ tutto dire…. patek philippe voleva acquistare questo brevetto del calendario perpetuo,pero’ gli e’ stato negato. certamente un marchio per veri (e non presunti) cultori della grandissima orologeria!……

  2. E’ favoloso! A me piace molto anche esteticamente, peccato che i primi forumisti che sono intervenuti non la pensino nello stesso modo. Il problema maggiore è il prezzo ovviamente, ma anche le dimensioni danno non poco fastidio; nel museo Patek Philippe di Ginevra ho visto molti prodigi di miniaturizzazione già realizzati nel 18°secolo, dunque sicuramente non è stata un’esigenza tecnica che ha portato UN a scegliere la dimensione 43mm. Pertanto continuo a non capire il perchè di questa esagerazione, quando avrebbero potuto fare lo stesso capolavoro dentro una cassa di 40 o 41mm di diametro.
    Comunque un sentito grazie a Giorgione per averci fatto conoscere questa meraviglia.

  3. direi che sono molto in linea con batman, senza nulla togliere a UN, che peraltro stimo moltissimo, sono molte le case famose che detengono brevetti e allora? fa parte della loro arte.
    se poi qualcuna emerge di più o di meno ci saranno dei motivi, a volte di vero a volte di pura speculazione e marcheting senza fare nomi, ma abbiamo capito tutti. i presunti intenditori bramano la “patacca”
    poi, onestamente, come in altri campi non esiste il migliore in assoluto ognuno di noi ha più che un migliore, un preferito, a certi livelli sono tuttti “tanto di cappello” per questo o per quello.
    eccessi di lodi possono “odorare, profumare (non uso puzzare)” di spudorata pubblicità.

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  5. Gli ultimi 3 interventi deviano un pò dall’argomento in oggetto, quindi ritorniamo nel merito della discussione. Insomma, El Toro mi è piaciuto così tanto che alla fine me lo sono comprato! Per non dare troppo nell’occhio però (voglio usarlo veramente in viaggio e non lasciarlo sempre nella cassetta di sicurezza) ho optato per la versione in platino, che a prima vista sembra acciaio.
    El Toro quindi nel settembre 2014 è diventato il pezzo forte della mia collezione.

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