Rolex GMT-Master II: un classico senza tempo a Baselworld 2014

Rolex GMT-Master II

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Negli anni la forza di Rolex è sempre stata quella di riuscire ad innovare senza stravolgere. Questo fa si che la loro collezione abbia una connotazione molto precisa che rende i  segnatempo Rolex dei classici senza tempo. Proprio questo, assieme alla qualità ed alla robustezza, ha portato il marchio ad essere il più riconosciuto a livello mondiale.  In questi giorni Rolex ha introdotto nuovamente in gamma il GMT con la colorazione più classica: Blu e Rossa. Una colorazione che gli appassionati del marchio si aspettavano si dall’introduzione del modello con ghiera in ceramica. Per Rolex però non è stato facile la produzione di questi colori. La ceramica infatti è molto difficile da lavorare e da colorare ed ottenere il rosso voluto è stata un’impresa difficile tanto è vero che Rolex ha brevettato il processo per l’ottenimento dello stesso. Immagino sia proprio per queste difficoltà e che Rolex abbia deciso di introdurre l’orologio usando un materiale nuovo per il GMT: l’oro bianco. Un accostamento molto particolare che dona all’orologio un colore che, seppure simile all’acciaio, assume tonalità completamente diverse e più calde.

gmt-master-ii_0008_840x1070145916552697ApwNelle vetrine di Baselworld 2014 il Rolex Ref. 116719 è senza dubbio stato uno dei pezzi più ammirati. Come detto in apertura di articolo un orologio che ripropone un colore classico impreziosendolo con un materiale nobile come l’oro bianco. La ghiera in ceramica dona al blu ed al rosso dei riflessi ed una profondità che rendono il pezzo davvero affascinante.
Il prezzo, che supera i 30.000 euro, lo renderà sicuramente un oggetto raro che finirà nelle mani di persone che vogliono indossare qualcosa che non dia troppo nell’occhio ma che sia veramente prezioso.
Il termine Cerachrom è la contrazione della parola “ceramica” e della radice greca “cromo”, che significa colore. In realtà, la tavolozza dei colori disponibili in ceramica è più ridotta per via del procedimento di produzione della ceramica stessa. I colori, infatti, derivano generalmente da pigmenti minerali in grado di resistere all’altissima temperatura di cottura a cui la ceramica deve essere sottoposta per addensarsi ed acquisire la sua durezza caratteristica. Il rosso è il classico esempio di colore per il quale non esistono pigmenti minerali tanto stabili da permettere di ottenere un componente Cerachrom. In un primo tempo Rolex è riuscita a creare la ceramica rossa secondo un procedimento coperto da segreto. Un’innovazione importante che però rappresentava solo la metà del cammino da percorrere, o la metà del mitico disco Cerachrom rosso e blu.
Rolex  ha messo, quindi, a punto un ingegnoso procedimento sviluppato internamente, che le ha consentito di superare con successo anche la seconda parte della sfida. Concretamente, si aggiunge una fase intermedia alla produzione di un disco Cerachrom standard. L’innovazione consiste nel colorare di blu, nella massa stessa, la metà di un disco in ceramica rossa. La colorazione è realizzata impregnando la zona corrispondente alle ore della notte, ossia tra le ore 18 e le ore 6, con una quantità controllata di una soluzione di composti chimici. Questa soluzione è aggiunta prima della fase finale di sinterizzazione a 1600° C, durante la quale la ceramica acquisisce le sue proprietà di resistenza e il suo colore. Durante la cottura, la ceramica si addensa e i composti aggiunti reagiscono con gli elementi di base del disco Cerachrom rosso per dare vita, come per magia, al colore blu finale.


Se l’idea può sembrare semplice, la sua realizzazione presenta notevoli sfide tecniche: occorre formulare una soluzione di composti chimici precursori che consentano di ottenere il colore blu a partire dal colore rosso, applicarla in modo costante e in quantità adeguata, garantire che la demarcazione tra le due zone di colore sia netta, precisa e regolare, definire correttamente i tempi e la temperatura di cottura per evitare le deformazioni dei pezzi. Altrettanti parametri che potrebbero compromettere il successo del processo e la qualità del prodotto finito.
Il GMT-Master II, un’evoluzione del primo modello, è stato presentato nel 1982 ed esibisce una lancetta supplementare che effettua un giro del quadrante in 24 ore, a completamento delle tradizionali lancette delle ore, dei minuti e dei secondi, e una lunetta girevole bidirezionale graduata 24 ore. Questa lancetta supplementare 24 ore indica l’ora di riferimento di un primo fuso orario (quello di casa per esempio), che si legge sulla scala graduata della lunetta.

 

 

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