Piaget e l’ultra-piatto

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Piaget Altiplano ultra-piatto

 

Negli ultimi 50 anni Piaget si è affermata come leader nel campo dei movimenti ultra-piatti, elemento distintivo della Maison. Su 35 calibri di Manifattura, i movimenti ultra-piatti che Piaget ha sviluppato sono ben 23, che possono vantare 12 record di sottigliezza. I movimenti si dividono in tre gruppi: i movimenti base (a carica manuale o automatica), i calibri con grandi complicazioni (Tourbillon, Calendario Perpetuo, Cronografo, Ripetizione Minuti) e i movimenti squelette (scheletrati), alcuni anche con gemme incastonate.

Fondata nel 1874 a La Côte-aux-Fées, nel Giura Svizzero, nel 1957 la Manifattura presentò il primo movimento ultra-sottile, il celebre Calibro 9P (di soli 2 mm), tra i movimenti meccanici a carica manuale più sottili al mondo. Nel 1960 fece un ulteriore exploit con la creazione del Calibro 12P, uno dei movimenti automatici più sottili al mondo (2,3 mm) – una conquista resa possibile dall’ingegnosa integrazione del micro-rotore decentrato, un espediente tecnico senza eguali nel campo della produzione dei movimenti ultra-piatti, che diventarono così segno distintivo del marchio e uno dei suoi capisaldi. Questi capolavori in miniatura non sono solo l’indicazione di un livello di perizia tecnica mai raggiunto prima, sono ovviamente stati progettati e sviluppati al fine di assicurare un’integrazione perfetta con la cassa. Grazie alla loro sottigliezza, i movimenti ultra-piatti offrono, infatti, ai designer di Piaget un ampio raggio di azione per la creazione di soluzioni audaci: casse ultra-piatte, quadranti in pietra dura, orologi-gioiello, orologi-moneta, casse dalla forma speciale, ecc. Nel 1998, la Manifattura ha rilanciato l’iconica linea Altiplano interamente dedicata a questi movimenti.

 

 

Sottile come un capello

Lo sviluppo e la produzione di un movimento ultra-piatto prevedono complicate sfide di natura tecnica affrontate da Piaget. Persino il più “semplice” movimento ultra-piatto (ore/minuti) è di per sé una complicazione e ciò perché prevede grande perizia in tutti gli aspetti dell’arte orologiera e della miniaturizzazione per potersi spingere oltre i confini tecnici e trascendere le convenzioni orologiere esistenti; il tutto senza tralasciare solidità e prestazioni sul lungo termine.

Lo sviluppo di un nuovo calibro può richiedere dai due ai quattro anni e prevede il montaggio della platina con un grandissimo numero di ruotismi, pignoni, alberi, leve, rubini, ponti, molle, ecc. in uno

spazio che a volte raggiunge a malapena i due millimetri oltre a, ovviamente, dover miniaturizzare I

componenti. Alcuni ruotismi, per esempio, hanno uno spessore di soli 0,12 mm (rispetto agli 0,08 mm di un capello) e gli specialisti devono testarne meticolosamente la resistenza per assicurare il funzionamento del movimento stesso. Anche la gestione dei piccolissimi spazi tra le parti mobili ha un ruolo importante. Ciascun ingranaggio deve avere, infatti, un certo margine di movimento, almeno tre centesimi di millimetro, al fine di poter ruotare liberamente e garantire un livello di affidabilità ottimale.

Durante la fase di assemblaggio di un calibro Piaget ultra-piatto (fase questa che richiede grande perizia, visto che alcuni movimenti hanno oltre 400 componenti), i margini di movimento di ciascun ingranaggio vengono controllati manualmente da professionisti esperti.

 

 

I movimenti ultra-piatti base (piccoli secondi)

Dopo la presentazione dei celebri calibri del 1957 e del 1960, Piaget si è distinta grazie a un’intera gamma di movimenti ultra-piatti con ore/minuti ai quali può essere aggiunta la funzione piccoli secondi.

Il regno dei movimenti a carica manuale include il Calibro 430P (2,1 mm) e la sua versione rettangolare (438P, sempre di 2,1 mm) che, degni eredi del 9P, sono ancora tra i movimenti più sottili al mondo oltre ad essere rinomati per la loro affidabilità. Il 450P (2,1 mm) presenta anche il quadrante dei piccoli secondi posto ad ore 10. La terza generazione dei movimenti a carica manuale (830P, 832P e 838P, tutti con uno spessore di 2,1 mm) sono riconoscibili per il loro diametro maggiore e per la riserva di carica di circa 60 ore. Anche il calibro 838P ha un quadrante dei piccoli secondi ad ore 10 mentre il calibro 833P, sviluppato per l’orologio Piaget Altiplano Double Jeu (con due casse sovrapposte) è caratterizzato da un quadrante 24 ore.

Parlando invece di calibri automatici, nel 2010 Piaget ha celebrato il 50° anniversario del leggendario 12P presentando due calibri da record: il 1200P (ore/minuti), il movimento automatico più sottile al mondo con i suoi 2,35 millimetri e il 1208P (con piccoli secondi a ore 5). Questa linea è dedicata alle conquiste tecniche, come conferma la creazione più recente in questa categoria: il 1205P, il movimento automatico con data più sottile al mondo (3 mm).

 

 

Maestria nelle complicazioni ultra-sottili.

Nella propria continua ricerca della sottigliezza estrema e dell’infinitamente piccolo, Piaget ha anche esplorato il campo delle grandi complicazioni. Questi modelli pongono due tipi di sfide: la prima è dovuta al fatto che i movimenti con complicazioni sono di per sé difficili da sviluppare e la seconda al fatto che devono subire una miniaturizzazione ancora maggiore senza perdere in affidabilità. Non curandosi di questi ostacoli, in un decennio Piaget è riuscita a sviluppare quattro grandi complicazioni che hanno trovato una propria interpretazione in 10 movimenti prodotti in laboratori specializzati a La Côte-aux-Fées.

 

Noblesse oblige, la Manifattura ha reso omaggio al tourbillon presentando il Calibro 600P a carica manuale, il movimento tourbillon più sottile al mondo (3,5 mm). Dotato di un tourbillon volante, questo movimento rettangolare si distingue per la sua gabbia ultra-leggera composta di 42 elementi (per un peso di soli 0,2 grammi e con tre ponti in titanio) che riporta la P di Piaget e per le finiture estremamente raffinate. Sono state anche presentate due evoluzioni con fase lunare astronomica (640P e 642P).

Il Calibro 1270P, uno dei movimenti automatici più sottili al mondo con uno spessore di soli 5,5 mm, trae ispirazione dal Calibro 600P citato sopra e dal Calibro 1208P – il movimento automatico con micro-rotore più sottile al mondo. In un dettaglio estetico particolarmente raffinato, la gabbia ultra-leggera del tourbillon del 1270P, che riporta la P di Piaget, si intreccia con il micro-rotore decentrato (visibile dal lato del quadrante) formando un 8. Ciò significa che le tradizionali convenzioni orologiere sono state rovesciate e che i ponti sono posizionati sul lato del quadrante.

 

Un’altra grande complicazione, il calendario perpetuo, è stata completamente rivoluzionata nella versione ultra-sottile del Calibro 855P – uno dei movimenti con calendario perpetuo più sottili al mondo (5,6 mm) – che è anche dotato di giorno e data retrogradi, oltre al doppio fuso orario.

 

Anche nel campo dei cronografi, Piaget offre uno dei movimenti automatici più sottili presenti sul mercato (5,6 mm): il Calibro 800P, un cronografo flyback con ruota a colonne, innesto verticale e secondo fuso orario su 24 ore.

 

Nell’anno in corso, infine,  la Manifattura, col Calibro 1290P, ha creato il ripetizione minuti automatico più sottile al mondo (4,8 mm). Nonostante lo spessore minimo, questo movimento ha un suono eccezionale. Sappiate che l’assemblaggio di un solo calibro richiede 10 giorni di lavoro. Autentico capolavoro di Alta Orologeria, il 1290P presenta una finitura “Image” eseguita a mano con una lima (250 ore di lavoro) in un mix unico di elementi tradizionali e moderni.

 

 

Movimenti squelette ultra-piatti

A dimostrazione della grande competenza nel campo dell’arte orologiera, questi movimenti richiedono una maggiore perizia in quanto la platina deve essere il più possibile scheletrata, il che significa mantenere solo i ponti e le altre parti indispensabili. Questo lavoro è reso ancora più delicato dal fatto che ciascun componente di un movimento ultra-sottile è miniaturizzato.

Piaget fece i primi passi nel dominio dei movimenti squelette ultra-piatti con una versione scheletrata del 9P (il movimento del 1957). E’ però a partire dal 2004 che è stata presentata una completa gamma di movimenti scheletrati, come il Calibro 939S a carica manuale (ore/ minuti/piccoli secondi, spessore 2,7 mm), il Calibro automatico 1200S (ore/minuti, spessore 2,4 mm) e l’affascinante 600S (tourbillon squelette a carica manuale, spessore 3,5 mm).

Scheletrare il movimento più sottile al mondo, il 1200S, richiede naturalmente una maestria di livello superlativo. Incidere e intagliare questo capolavoro senza influenzarne in modo negativo la rigidità – e, di conseguenza, la precisione – è un compito riservato ai migliori artigiani. Per progettare il movimento squelette automatico più sottile al mondo senza diminuirne resistenza e affidabilità ci sono voluti più di tre anni di ricerca e sviluppo. Rispetto al calibro 1200P da cui deriva, il nuovo calibro 1200S presenta una serie di innovazioni: in aggiunta al micro-rotore in platino 950 – che contribuisce all’esclusività di questo eccezionale movimento – il ponte del bilanciere mostra una nuova estetica caratterizzata da simmetria ed armonia. Il ponte della ruota delle ore è stato assottigliato (fino a raggiungere uno spessore minimo di soli 0,11 mm) al fine di mantenere il ridottissimo spessore di questo movimento capace di avventurarsi in territori finora inesplorati in termini di proporzioni. Alla ricerca dell’infinitamente piccolo si associa una meticolosa cura dedicata allo straordinario lavoro di rifinitura e decorazione del calibro. L’effetto stilistico è ottenuto grazie all’alternanza di superfici opache (satinate con effetto soleil oppure sabbiate) in contrasto con gli angoli lucidati e con le sfumature date dalle rodiature e dalla presenza del colore nero.

 

Movimenti squelette ultra-piatti con gemme incastonate

Anche solo immaginare di poter incastonare questi eccezionali movimenti richiede una perfetta maestria perché i calibri squelette incastonati richiedono anche una grande perizia data dalla difficoltà tecnica di incastonare pietre preziose in componenti così sottili. Piaget è, a mio avviso, l’unica Manifattura attualmente capace di incastonare le gemme sulla platina del movimento, parti mobili incluse. Questo livello di perizia richiede una stretta collaborazione tra i maestri orologiai e gli orafi e va quindi a unire i due settori produttivi della Maison. Che raggiunse un nuovo traguardo nel 2005 quando, col Calibro 600D (3,5 mm di sperssore)  per la prima volta fu deciso di incastonare non solo le parti decorative del movimento squelette, ma di lavorare sulla platina e sulle parti mobili. A questo movimento nel 2010 seguirono il Calibro 838D (3,1 mm) e una meravigliosa raffigurazione dell’arte orologiera svelata in occasione del SIHH 2013, il Calibro 1200D (2,4 mm), il primo movimento squelette automatico con gemme incastonate.

Erede del movimento squelette automatico 1200S, il 1200D è il 34° Calibro interamente sviluppato e prodotto dalla Manifattura in 15 anni. Questo movimento, con i suoi 3,00 mm, è il più sottile della sua categoria e racchiude in un diametro di 31,9 mm ben 259 diamanti taglio brillante (circa 0,8 carati) e 11 zaffiri neri taglio cabochon (circa 0,2 carati). L’attività di incastonatura (dell’intera platina e anche delle parti mobil) richiede quattro giorni di lavoro per ogni movimento!

 

3 risposte a “Piaget e l’ultra-piatto

  1. Buongiorno.
    Avendo la possibilità, sono questi gli orologi da acquistare, vere opere d’arte. Questo in modo
    particolare si avvicina molto al Calatrava, il più bel oggetto al mondo. Purtroppo non da tutti.
    Certamente è come possedere un quadro d’autore, sono oggetti che difficilmente perdono valore
    nel lungo termine. O sbaglio ? Orologio semplice nella lettura e essenziale, il vero orologio da polso.
    Sono certo che con i soldi dell’acquisto mi comprerei una bella moto e andrei un paio di settimane
    a sciare ad Aspen e forse mi rimarrebbe qualche euro per le mance.
    Cordialmente.

    • Concordo sulla qualità estetica e tecnica di questi piccoli capolavori. E’ una passione equiparabile alle moto, visto l’esempio suggerito. Per andare a sciare, invece, si può risparmiare puntando sulle nostre belle Dolomiti, sicuramente più economiche di Aspen 🙂

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