PLANET OCEAN: Omega presenta il film di Yann Arthus Bertrand

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Planet Ocean - Il film

Diretto da Yann Arthus-Bertrand e Michael Pitiot, e creato in collaborazione con OMEGA, il film-documentario Planet Ocean è stato proiettato per la prima volta all’Earth Summit 2012, che si è tenuto lo scorso giugno a Rio de Janeiro. Creato allo scopo di sensibilizzare il pubblico sugli oceani, inducendolo a considerare concetti quali conservazione e gestione come responsabilità che devono essere condivise da tutti gli abitanti del pianeta, il film-documentario della durata di 90 minuti fa ricorso ad alcune tra le figure più prestigiose della cinematografia aerea e subacquea, dell’oceanografia e della biologia.

Planet Ocean, doppiato per l’edizione italiana da Luca Mercalli, verrà distribuito in Italia in DVD e Blu-ray® da Universal Pictures a partire dal 24 Aprile.

Yann Arthus-Betrand ha dichiarato della sua collaborazione con OMEGA: “Quando OMEGA mi ha presentato il progetto Planet Ocean, ho accettato subito: era arrivato il momento di cominciare ad approfondire il problema, di illustrare e denunciare i pericoli che stanno minacciando gli oceani e quindi anche il nostro Pianeta. Questo documentario non vuole fare la morale a nessuno, ma piuttosto aumentare la consapevolezza di tutti”. Yann Arthus-Bertrand ha anche annunciato che Planet Ocean sarà disponibile gratuitamente per tutte le organizzazioni non governative interessate, affinché il documentario raggiunga la più ampia fascia di pubblico possibile.

 

Planet Ocean cerca di spiegare alcuni dei più grandi misteri naturali del nostro pianeta, in modo da renderli comprensibili ed accessibili a tutti: per questo cerca soprattutto di convincere i più giovani che un mondo sostenibile non è solo una prospettiva auspicabile, ma anche una realtà possibile. Il documentario coniuga riprese aeree mozzafiato, nello stile che ha reso celebre il nome di Arthus-Bertrand nel mondo della fotografia, con immagini del mondo sottomarino filmate da un team di cameramen pluripremiati.  

Alla domanda sul perché OMEGA avesse scelto di lavorare al progetto con Yann Arthus-Bertrand, il Presidente di OMEGA Stephen Urquhart ha risposto: “Nessun altro poteva fare di meglio. Oltre ad essere un appassionato ambientalista, Yann è il più grande professionista di riprese aeree. Grazie a un mix eccezionale di abilità, è riuscito infatti a catturare e a comunicare la maestosità e la bellezza degli oceani in un documentario. Insieme a Michael e a tutto il team ha fatto un lavoro eccellente.”

Il marchio OMEGA da diverso tempo è associato agli oceani del pianeta e s’impegna per la tutela della loro salute e conservazione. Nel 1932 OMEGA lanciò il primo orologio subacqueo al mondo. Non più tardi del 1936, il Dott. Charles William Beebe, il naturalista americano ed esploratore subacqueo inventore, con altri, della batisfera, raccontò entusiasta di quanto si fosse rivelato utile il suo OMEGA Marine quando aveva dovuto lavorare nell’Oceano Pacifico ad una profondità di 14 metri dalla superficie per lunghi periodi di tempo.

Il Comandante Yves Le Prieur, inventore dell’autorespiratore, era spesso fotografato sott’acqua con un OMEGA Marine al polso. Jacques-Yves Cousteau indossava notoriamente un OMEGA PloProf, e Jacques Mayol – il leggendario freediver conosciuto come ‘l’uomo delfino’ – durante le sue immersioni da record sfoggiava al polso un OMEGA Seamaster.

Quando il defunto Sir Peter Blake, amico e ambasciatore del marchio OMEGA, si ritirò dalle competizioni come uno dei più grandi navigatori al mondo, si dedicò interamente alla tutela dei suoi amati oceani. Il motto di Sir Peter era: “Se non c’è acqua, non c’è vita.” Fondò l’organizzazione no-profit Blakexpeditions, sotto il patrocinio delle Nazioni Unite e di OMEGA. Battezzò infatti la sua barca Seamaster, in onore dell’emblematica linea di orologi OMEGA. Dopo la spedizione in Antartide nel 2001, salpò alla volta del Rio delle Amazzoni dove i pirati lo assassinarono nel dicembre del 2001.

Il Seamaster, rinominato Tara, fortunatamente solca ancora i mari: Tara Expeditions, fondazione nata quasi dieci anni fa, organizza missioni scientifiche ed educative con la goletta. Gli esperti scientifici della fondazione e le conoscenze da loro accumulate nel corso delle precedenti spedizioni hanno contribuito alla realizzazione del film.

Etienne Bourgois, presidente di Tara Expeditions, ha dichiarato: “Se da un lato mi dispiace non aver conosciuto Sir Peter Blake, dall’altro sono felice che il Seamaster continui a navigare come se lui ci fosse ancora e ad ispirarsi ai suoi valori. Oggi l’imbarcazione è un simbolo in tutto il mondo, grazie alle missioni oceanografiche che si susseguono dal 1989.”

Ed è proprio nello spirito di sostegno a Peter Blake, nonché al suo impegno decennale nella salvaguardia e nell’esplorazione degli oceani, che è nata la partnership di OMEGA.

 

                       

Nato nel 1946, Yann Arthus-Bertrand ha sempre avuto una passione per il mondo animale e l’ambiente naturale. A 20 anni si stabilisce nella Francia centrale e diventa direttore di una riserva naturale.

A 30, si reca in Kenya con sua moglie, con la quale svolge uno studio triennale sul comportamento di una famiglia di leoni nella riserva di Masai Mara. Inizia presto a utilizzare una fotocamera come supporto visivo per catturare le sue osservazioni e integrare i loro resoconti scritti. Durante il soggiorno in Africa, si guadagna da vivere come pilota di palloni aerostatici e questa esperienza lo porta a scoprire realmente la terra dall’alto ed i vantaggi di ammirare l’oggetto dei suoi studi da una certa distanza, per avere un quadro generale di una zona e delle sue risorse.

Scopre la sua vocazione: mostrare la bellezza della Terra e l’impatto dell’uomo sul pianeta. Il suo primo libro, Lions, è figlio di quest’avventura: ama chiamare questi leoni i suoi “primi insegnanti di fotografia”.

A poco a poco, Yann diventa un reporter interessato ai problemi ambientali e collabora con Géo, National Geographic, Life, Paris Match, Figaro Magazine ecc.

Inizia poi un lavoro personale sulla relazione uomo/animale, da cui nascono i libri Good breeding e Horses. Nel 1991, fonda la prima agenzia di fotografie aeree al mondo.

In occasione della Prima Conferenza di Rio, nel 1992, Yann Arthus Bertrand decide di iniziare a lavorare su un progetto della portata planetaria sullo stato della Terra: “La Terra vista dal Cielo”. Il libro riscuote grande successo, con oltre 3 milioni di copie vendute; le mostre sono state visitate a oggi da circa 200 milioni di persone.

Yann crea quindi la Fondazione Goodplanet, finalizzata a diffondere tra il pubblico la consapevolezza dei problemi ambientali, implementare programmi di compensazione del carbonio e combattere la deforestazione in collaborazione con le ONG locali.

Nell’ambito della Fondazione, sviluppa il progetto “6 miliardi di Altri”, che ha appena cambiato nome per diventare “7 miliardi di Altri“, che si basa sulle riprese di oltre 7000 interviste in 75 paesi. Da un pescatore brasiliano a un negoziante cinese, da un artista tedesco a un contadino afgano, tutti hanno risposto alle stesse domande sulle loro paure, i loro sogni, le loro traversie e le loro speranze: “Cosa hai imparato dai tuoi genitori? Cosa vuoi trasmettere ai tuoi figli? Quali esperienze difficili hai vissuto? Cosa significa per te l’amore?” Una quarantina di domande che ci aiutano a scoprire cosa ci separa e cosa ci unisce.

Grazie a questo impegno, Yann Arthus-Bertrand è oggi considerato più un ambientalista e un attivista che un fotografo: è proprio per il suo impegno che nella Giornata della Terra (22 aprile 2009) Yann Arthus-Bertrand viene nominato Goodwill Ambassador del Programma Ambientale delle Nazioni Unite.

Nel 2006, Yann inizia a girare “Vu Du Ciel”, una serie di documentari per la televisione comprendente diversi episodi della durata di un’ora e mezza, ognuno dedicato a un particolare problema ambientale: trasmesso dalla televisione pubblica francese, è ora in distribuzione per la diffusione in 49 paesi.

Incoraggiato dal suo esperimento televisivo, Yann Arthus-Bertrand intraprende la produzione di un lungometraggio, HOME, che si occupa dello stato del nostro pianeta.

Il film è stato presentato in tutto il mondo in contemporanea il 5 giugno 2009, in TV, su Internet, in DVD e al cinema, a titolo quasi interamente gratuito per il pubblico: ad oggi è stato visto da oltre 600 milioni di persone.

Nel 2011, Yann dirige due film per le Nazioni Unite: “Di Foreste e Uomini” il film ufficiale dell’Anno Internazionale delle Foreste (2011) e “Desertificazione”: entrambi sono stati proiettati nel corso delle Assemblee Generali dell’ONU. Yann fonda una società di produzione senza scopo di lucro, “Hope“.

Per il Forum Mondiale sull’Acqua del marzo 2012, Yann, Thierry Piantanida e Baptiste Rouget-Luchaire dirigono un film che racconta la storia dell’acqua e ci ricorda che un’attenta gestione dell’acqua è fondamentale per il nostro secolo: questo documentario viene trasmesso sulla rete televisiva nazionale francese il 20 marzo 2012.

In occasione del summit Rio+20, Yann inizia inoltre a lavorare con Michael Pitiot al film “Planet Ocean”, che si propone di promuovere la comprensione dell’importanza degli oceani nel nostro ecosistema e che verrà distribuito sul mercato italiano nel 2013.

 

I crediti delle foto sono di Gigi De Donato.

 

 

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