Le Prove di Giorgione: Moser Monard Date.

Moser (il nome per esteso in realtà è H. Moser & Cie., dove H. sta per Heinrich che fu fondatore della Maison) è un marchio emergente apprezzato da chi ama gli orologi classici ben realizzati e semplici alla vista.

Personalmente li seguo da parecchio in quanto apprezzo molto, e lo sapete, gli orologi di facile leggibilità. La chiarezza fa parte del DNA di Moser e lo si vede chiaramente dall’orologio che ho in prova o guardando la collezione di Moser. Questa è stata la prima volta che ho avuto la possibilità di averne uno al polso per qualche giorno e l’orologio mi ha subito ben impressionato.

Innanzi tutto il modello che mi hanno dato (credo che mi leggano e conoscano i miei gusti) è realizzato in oro rosa con quadrante nero: la combinazione cromatica che preferisco in assoluto. La cassa è davvero ben realizzata. La forma rotonda della cassa è prevalente e le anse sembrano essere un prolungamento naturale della stessa: molto armoniose. La misura è di 40.8 mm e sta bene anche su un polso piccolo come il mio. Lo spessore è di 10.8 mm. Sui lati la cassa ha una splendida lavorazione: essa infatti ha due “scavature” lucide mentre la restante parte è satinata. La corona è leggermente rastremata e di giuste dimensioni. Il quadrante è molto ampio e semplice: con indici a bastoni in oro rosa applicati. Il marchio, riportato per esteso, è piuttosto grosso ma, stranamente, non appesantisce l’orologio e ci sta quasi bene. A ore 6 troviamo il datario che è molto grande rispetto a quelli soliti. Non solo:  la stessa cambia a scatto alla mezzanotte precisa. Il fondello è in zaffiro e fa vedere un movimento davvero ben realizzato. Inoltre sul meccanismo è presente l’indicazione  della riserva di carica: molto importante per un orologio con 7 giorni di riserva di carica (che ho testato e sono veritieri). Bello anche ardiglione che riporta la scritta HMC.

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